paura su manhattan (1984)

Terzo film e primo passo falso nella carriera del grande Ferrara.
Sembra quasi girato su commissione, e in tutta probabilità lo è dato che la mano del regista newyorkese si nota a malapena; anzitutto il degrado metropolitano, la cattiveria e la violenza sono molto molto contenute (almeno se si pensa a "Driller Killer" e "L'Angelo della Vendetta"); tolto questo, la pellicola rimane comunque lineare, senza sussulti, abbastanza noiosa, ricca di dialoghi banali e personaggi senza alcun spessore. Sottotono il cast di future star e pessimo, nella sua semplicità, anche il finale, veramente mediocre.
Alla fine, gli unici momenti che fanno impennare l'attenzione dello spettatore si trovano negli spettacoli di striptease (presenti in abbondanza nella prima parte di film) dove si esibiscono, tra le tante, le strafighìssime Melanie Griffith e Rae Dawn Chong. In una piccola parte di contorno troviamo pure Maria Conchita Alonso, altra strafìga che però non si spoglia (purtroppo).

Insulso ed incolore.